Risultati ed aspettative
Ogni business ha la necessità di sapere se è sostenibile, sia in fase di avvio, sia con cadenza periodica per monitorare l’andamento rispetto alle previsioni.
E’ indispensabile misurare i risultati per valutare le scelte di investimento, sulla base del posizionamento strategico, per soddisfare i bisogni di un prodotto o servizio.
La misurazione dei risultati aziendali richiama un vasto campo di soggetti ed oggetti della misurazione, ed è opportuno fare un pò di chiarezza.

Il controllo gestionale è importante – pur dipendendo dal modello strategico, organizzazione e meccanismi operativi – per valutare gli scostamenti tra previsioni e consuntivi.
Certamente disporre di un affidabile controllo di gestione aiuta molto per suggerire elementi di rettifica al modello strategico, ma è responsabilità imprenditoriale cogliere in anticipo le esigenze di correzione di rotta e valutare criticamente i fattori di successo che possono mutare in un contesto dinamico e mutevole, come quello che viviamo tutti i giorni.
Un buon controllo di gestione serve a poco se le scelte di investimento o disinvestimento non sono corrette. In tal caso occorre agire sulla leva strategica.
Il controllo di gestione serve per avere riscontri su ciò che è successo, ma sopratutto é utile se serve per decidere.
Per sapere se il business è sostenibile occorre avere un controllo periodico dei suoi indicatori che devono essere misurati: solo se misuro controllo.
Fondamentale diventa perciò chiarire cosa voglio controllare, l’orizzonte temporale e la frequenza, coerentemente con dimensioni, settore, business unit, assetto organizzativo e disponibilità di dati.
Certamente oggi è impensabile limitarsi a valutare annualmente il bilancio civilistico/ fiscale aziendale, così come pensare che l’aspetto finanziario sia rappresentato dai saldi bancari. E’ peraltro fuorviante e poco efficace, adottare “vecchi” modelli di pricing che adottano semplici moltiplicatori dei costi al fine di poter garantire un utile soddisfacente.
Premessa una corretta e puntuale contabilità , ecco di seguito un breve elenco del perché non ci si può limitare ad essa per rispondere alle finalità di controllo:
- le registrazioni contabili avvengono con criteri che spesso sono diversi dal periodo di competenza;
- il risultato gestionale infrannuale deve considerare unicamente ricavi e costi riferibili a tale periodo.
Ad esempio, se la contabilità registra un costo assicurativo ad inizio anno e il periodo gestionale è il primo trimestre, significa che dovrò considerare solo 1/4 dei costi assicurativi (tre mesi). Lo stesso riguarda i ricavi e in particolar modo le valutazioni, ad esempio, degli stati avanzamento dei lavori e/o il valore del magazzino; - il costo del personale non sempre è completamente considerato per il periodo di competenza. A volte quote TFR, quota 13^, ecc., vengono calcolate a fine anno; inoltre parte del costo del personale deriva dai tassi di assenteismo e correttivi devono essere elaborati per considerare eventuali riduzioni dei costi, ad esempio col ricorso agli ammortizzatori sociali;
- nel caso in cui l’Azienda lavora per due o più turni, le variabili e le incognite da considerare aumentano;
- alcuni costi fissi potrebbero non essersi manifestati a livello contabile, mentre è opportuno siano previsti onde evitare sorprese nel corso dell’esercizio; in questo caso le informazioni previsionali devono poter attingere ai budget opportunamente valutati e monitorati periodicamente;
- le quote di ammortamento contabili seguono principi civilistici che potrebbero discostarsi da valutazioni più tecniche relative al tempo di vita residua dei cespiti o di loro sostituzione (anche per obsolescenza tecnologica);
- a volte l’andamento dei ricavi non è ripartito proporzionalmente per tutti i mesi e non può essere approssimato neanche considerando i giorni lavorativi (al netto quindi delle festività): in alcuni mesi si registrano picchi e in altri flessioni; tali ciclicità stagionali solitamente non si rispecchiano per i costi e confrontare ricavi e costi senza introdurre meccanismi correttivi rischia di pensare di aver ottenuto un risultato che non è reale.