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Il Controllo Economico di Gestione

L’argomento è complesso e deve essere calato in ogni singola realtà valutando la disponibilità dei dati (assumendo come veritiere e tempestive le elaborazioni contabili) fino a comprendere considerazioni relative alle ripercussioni sulle strategie di marketing.

Valore Prodotto

Solitamente il riclassificato per un’industria manifatturiera è a valore prodotto.

Significa che devo calcolare il valore prodotto per il periodo di competenza ponendolo a base 100 e misurando le percentuali che, a scalare, raggruppano le varie tipologie di costi.

RL + RICAVO LORDO (prezzo al Cliente)
- Provvigioni
- Trasporti per la consegna
- Altri costi
RN = RICAVO NETTO

Il valore prodotto è il ricavo al netto di costi sostenuti per la vendita (provvigioni, premi, trasporti sulle vendite, ecc.) più le variazioni di magazzino semilavorati e prodotti finiti.

RN + RICAVO NETTO
+/- Variazione valore magazzini prodotti finiti/ semilavorati
VP = VALORE DELLA PRODUZIONE

Se il mio magazzino è aumentato il valore è superiore al venduto visto che una parte della produzione l’ho messa a magazzino. Mentre se il magazzino è diminuito i ricavi sono superiori alla produzione in quanto ho venduto articoli prodotti in periodi precedenti.

E’ evidente che un controllo di gestione non può prescindere dalla contabilità di magazzino e della sua valorizzazione periodica (anche attraverso rilievi a campione).

VP + VALORE DELLA PRODUZIONE
- Acquisti
- Altri consumi
+/- Variazione magazzini materie prime/ merce
ML = MARGINE LORDO

Costi Variabili

La prima distinzione da fare è tra costi variabili e costi fissi. E’ importante perché quelli variabili variano in modo solitamente proporzionale al singolo prodotto (o servizio) mentre quelli fissi – per definizione – sono costi che devo sostenere indipendentemente dai volumi prodotti, venduti.

Per esemplificare i costi variabili sono quelli che posso elaborare attraverso una distinta base.

Poi è utile classificare i costi distinguendoli tra diretti e indiretti di produzione.

Passando ai costi del personale, dovremmo essere precisi su cosa intendiamo per costi del personale.

Il costo del personale diretto di produzione (ad esempio gli addetti alle lavorazioni di un centro) sono – ai fini costistici – da considerare costi variabili diretti. Dunque vanno inclusi nel costo del prodotto perché di sicuro li sostengo, sia che ne produca 1 sia che ne produca 1.000. Variabili perché i centri di lavoro li posso aprire o chiudere.

Margini

Se non includo i costi diretti del personale tra i costi variabili avrei la percezione di avere margini più alti, ma evidentemente otterrei un’informazione che distorce la realtà, molto pericolosa perché potrebbe portarmi a prendere decisioni sbagliate. Se ho un margine di contribuzione ai costi fissi del 60% significa che se vendo 100 mi rimangono 60 per pagare tutti i costi fissi e auspicabilmente avere un risultato finale positivo.

Il dato a livello di rendiconto economico è complessivo, mediato. Ogni prodotto ha una sua marginalità e la capacità di generare risultati dipende dalle diverse marginalità e relativi volumi di vendita.

Dunque, in sintesi, tutto quello che oggettivamente posso imputare direttamente come costo certo ad un prodotto deve essere considerato. Ovviamene non solo il costo del personale, ma anche le materie prime, semilavorati, consumi energetici, lavorazioni esterne, ecc..

Informazioni indispensabili, peraltro, anche per decisioni relative al make or buy.

Fino a qui un costo è un costo, non c’è nessun aspetto strategico di marketing da considerare, piuttosto l’attenzione deve essere focalizzata nel cercare di ridurlo, anche a seguito delle strategie di investimento.

Costi Fissi

Entriamo ora nel mondo dei costi fissi. Tra questi quelli specifici di produzione.

Da qui in avanti il sistema non è più oggettivo. Incorpora elementi soggettivi di interpretazione che dipendono dall’equilibrio tra l’adozione di criteri di “spalmatura” del costo sulla produzione e la tipologia di “sensori” che l’Azienda adotta per registrare in modo – più plausibile possibile – l’impiego delle risorse.

Il responsabile della produzione è tipicamente un costo fisso dedicato alla produzione.

Oltre ad esso ci sono altri costi fissi industriali, gli ammortamenti di impianti a macchinari, ecc..

Questa tipologia di costi è bene riportarla a livello di prodotto attraverso i costi orari (di funzionamento) dei centro di lavoro, mantenendoli distinti dai costi variabili per l’analisi dei margini. L’importante è avere i dati, poi deciderò come utilizzarli.

Il full costing solitamente non viene adottato. E’ difficile che un cliente sia disposto a pagare i costi fissi di struttura. Il risultato complessivo aziendale dipende dalla capacità di arrivare quanto prima al punto di pareggio tra ricavi e copertura dei costi fissi. Ogni vendita successiva rappresenta ricavi.

Conclusioni

Sono stati tratteggiati alcuni elementi che definiscono un sistema di controllo direzionale.

La complessità dei fattori da considerare e la capacità di renderne semplice l’elaborazione periodica infrannuale è basilare per un’Azienda per capire se le decisioni prese vanno nella direzione auspicata e getta le basi per una pianificazione consapevole di quelle future.

La capacità di disegnare, implementare e manutenere il sistema (contemplando le variabilità del contesto) in modo indipendente dal software gestionale, con indicatori di risultato e riclassificati personalizzati non si improvvisa e per le aziende meno strutturate può essere opportuno ricorrere a soluzioni in outsourcing.

Di certo non è eludendolo o attraverso soluzioni semplificate e fuorvianti che si possono misurare risultati, performance e disporre dei cruscotti direzionali utili per supportare decisioni consapevoli.

2024-09-19T15:41:27+02:00Di |0 Commenti

Intelligenza Artificiale

Cos’è

L’intelligenza artificiale è uno strumento che consente di risolvere problemi simulando la logica umana, generando nuovi contenuti.

Esistono due grandi sottoinsiemi:

  • l’Apprendimento Automatico (Machine Learning) un sistema addestrato ad apprendere automaticamente dalle esperienze;
  • l’Apprendimento approfondito (Deep Learning) sottoinsieme dell’apprendimento automatico che utilizza reti neurali artificiali per imitare il processo di apprendimento del cervello umano. Il sistema viene istruito affinché impari da solo riconoscendo i modelli attraverso molteplici livelli di elaborazione.

In sintesi:

Apprendimento AutomaticoApprendimento approfondito
Sottoinsieme dell’AISottoinsieme dell’Apprendimento Automatico
Può eseguire l’addestramento su gruppi di dati più piccoliRichiede grandi quantità di dati
Richiede un maggiore intervento umano per correggere e apprendereImpara da solo dall’ambiente e dagli errori passati
Allenamento più breve e precisione inferioreAllenamento più lungo e precisione maggiore
Crea correlazioni semplici e lineariCrea correlazioni non lineari e complesse
Può eseguire l’addestramento su una CPU (unità di elaborazione centrale)Per l’addestramento necessita di una GPU (unità di elaborazione grafica) specializzata
Funziona con dati non strutturati come immagini, video e audio
Capacità di astrazione e apprendimento di concetti complessi, adattandosi ad ambienti dinamici e complessi

Esempi:

Apprendimento AutomaticoApprendimento approfondito
Supervisionato: classificare le email come spam o non spam basandosi su gruppi di dati etichettati, che includono sia input, sia outputSocial Media – analisi di grandi quantità di immagini al fine di rilevare utenti con contenuti specifici (ad esempio per il riconoscimento facciale) o nella sentyment analysis per comprendere cosa pensa l’opinione pubblica di un prodotto o servizio, ad esempio scandagliando le recensioni presenti online
Non supervisionato: raggruppamento di dati in base alle somiglianze, anche senza sapere in anticipo quali categorie rappresentano. Apprendimento da dati non etichettati, che includono solo inputFinanza – Le reti neurali possono prevedere valori aziendali, identificare minacce e sviluppare strategie di trading
Sanità – aiuta a comprendere il comportamento dei pazienti, facilitando la diagnosi e il trattamento
Sicurezza Informatica – Gli algoritmi possono rilevare e mitigare minacce come virus e malware
Assistenti Digitali – Il trattamento del linguaggio naturale (NLP) consente a Chatbot e assistenti digitali come Siri, Google Assistant e Alexa di fornire risposte intelligenti
Testi – traduzione automatica, generazione di testo

I vantaggi dell’Intelligenza Artificiale

Quali sono i vantaggi?

Assistenza

Strumenti di assistenza digitale disponibli 24×7 consentono di rispondere alle domande più comuni, risolvere problematiche o scalarle ad agenti umani, riducendo compiti ripetitivi.

Riduzione degli errori

Algoritmi correttamente programmati consentono di incrementare accuratezza e precisione, ad esempio tramite sistemi di chirurgia robotica migliorando la sicurezza e gli esiti per i pazienti.

Zero rischi

L’utilizzo di robot azzera i rischi per l’essere umano, ad esempio per il disinnesco di bombe, interventi nelle profondità oceaniche, viaggi nello spazio o in ambienti produttivi pericolosi completamente automatizzati.

Compiti ripetitivi

Alcuni compiti ripetitivi e noiosi possono essere automatizzati, consentendo alle persone di focalizzarsi su quelli più complessi o creativi.

Decisioni imparziali

Se nell’algoritmo si può verificare l’assenza di opinioni di parte, il processo decisionale può essere più accurato, ad esempio per la selezione di candidati in base alle conoscenze e competenze piuttosto che sui dati demografici.

A cosa prestare attenzione

L’intelligenza artificiale può essere utile per apprendere o risolvere problemi, ma ci sono alcuni aspetti che è bene tenere presente perchè potrebbero rappresentare elementi invalidanti o comportare una sua ridefinizione del funzionamento.

Proprietà intellettuale

esistono ormai poche e nutrite concentrazioni di conoscenze “drenate” dalla rete, con dubbi sulla tutela della proprietà intellettuale

Notizie false

Solo l’intelligenza e la sensibilità umana può distinguere tra fatti reali e falsi ed esiste il rischio della proliferazione di informazioni distorte (ad esempio attraverso il Deepfake).
Le organizzazioni dotate di risorse possono pensare di personalizzare modelli generici in base alle proprie specificità, ma rimane il problema dell’accuratezza e veridicità dei dati disponibili

Pregiudizi e discriminazioni

Attraverso tecniche statistiche di tipo predittivo e generativo, i risultati dipendono dalla qualità del modello e dalla fonte dei dati. Possono non essere accurati o appropriati, se il modello contiene (nell’algoritmo) opinioni di parte (BIAS), generando pregiudizi e conseguenti discriminazioni

Selezione dei dati

Porre attenzione nel selezionare i dati utilizzati per “insegnare”, privilegiando modelli piccoli, specializzati.
E’ importante coinvolgere nel processo anche le risorse umane per validare i risultati dei modelli di IA, prima di essere pubblicati o usati.
Il rischio può essere di utilizzare informazioni innesatte, non contestualizzate ad un caso specifico, obsolete ed errate, generando risposte che possono essere controproducenti

Costi alti

E’ una tecnologia ad alto consumo di risorse che necessita di componenti hardware e software costantemente aggiornati, aprendo riflessioni sulla sostenibilità ambientale

Lavoro umano obsoleto

Si sostituisce ad alcune tipologie di lavoro umano, ad una velocità esponenziale (probabilmente) superiore a quella della capacità dell’essere umano di acquisire nuove competenze e professionalità, comportando la necessità di accompagnare il cambiamento

Dare senso

Non è in grado di comprendere i significati, essendo i risultati generati da modelli stocastici, che seguono leggi causali, probabilistiche

Etica ed emozioni

L’etica e la morale sono caratteristiche umane che non possono essere incorporate nell’AI.
I sentimenti, il senso di squadra per il raggiungimento degli obiettivi non può essere sostituito dai computer

Norme e regolamenti

Gli aspetti di cui sopra hanno la necessità di essere gestiti in ambito nazionale ed internazionale

Considerazioni ed Aspetti Organizzativi

Il futuro dell’intelligenza artificiale dipenderà dalla capacità di esaltarne i vantaggi annullando o mitigando le possibili minacce per il benessere della collettività.

L’intelligenza artificiale non dovrebbe essere intesa come un’alternativa a quella umana, ma come uno strumento complementare da cui si possono trarre benefici per la collettività, a cui sicuramente ricorrere quando si ha a che fare con una grande mole di dati, i “Big Data”, in quanto in grado di eseguire elaborazioni impossibili per un essere umano in tempi ridotti.

Essendo uno strumento deve essere tenuto sotto il controllo, la revisione, il “benestare” del cervello umano. Non foss’altro perché quello dell’Homo Sapiens ha un’evoluzione di non meno di 50.000 anni e ancora oggi le neuroscienze hanno difficoltà a comprenderne il funzionamento (How far neuroscience is from understanding brains).

Progettazione Organizzativa

L’adozione di strumenti intelligenza artificiale in un’organizzazione comporta un ripensamento delle attività svolte dalle risorse umane.

La classica progettazione organizzativa si basa su una struttura organizzativa con ruoli definiti, differenziati ed integrati con meccanismi operativi. Bisogna trovare la persona adatta, in grado di uniformarsi al disegno complessivo, alla cultura, alle regole (anche se è importante saper generare diversità per innovare).

I ruoli solitamente sono declinati per profili, attività, responsabilità e sono oggetto di periodica manutenzione al variare del contesto.

Oggi, alla luce dei cambiamenti repentini (non solo dovuti dalle rivoluzioni tecnologiche), occorre essere in grado di attrezzarsi per rispondere alle sfide interrogandosi su chi o cosa sia in grado di elaborare le giuste domande e fornire le risposte: le risorse umane attraverso lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze.

Occorre ridare centralità alla risorsa umana aprendo un dialogo costruttivo, motivante, ritrovando il senso del sapere, del conoscere e del partecipare, ben consapevoli anche dei limiti di ogni singola intelligenza (il cervello umano non è perfetto). Questa consapevolezza può costruire un dialogo collaborativo con le nuove tecnologie, non antitetico.

Una sfida che può essere un’opportunità

Un’occasione per l’essere umano di elevare le proprie competenze utilizzando gli strumenti offerti dall’intelligenza artificiale.

Significherebbe, ad esempio, affiancare ad un’organizzazione basata sui ruoli, un livello espresso dalle conoscenze e dalle competenze manifestate, dimostrate dall’unicità di ogni singola persona, per trovare soluzioni, innovare, supportare l’altro. La remunerazione dovrebbe basarsi anche su questo.

Conoscenze, competenze, abilità ed idee del futuro sono il frutto della storia unica di ogni singola risorsa, che dovrebbe avere la possibilità di esplicitarle, svilupparle all’interno del team, area, organizzazione. L’organizzazione che mira a sviluppare un vantaggio competitivo dovrebbe fornire il contesto concretamente adatto (conoscenze organizzate, occasioni di micro apprendimenti, formazione evoluta, ecc.) l’ “humus”, gli strumenti, i meccanismi condivisi. Un livello di vera intelligenza diffusa, piatta, non gerachica, ma anche su più livelli/ aree “neuronali”, in grado di prendere decisioni sul grado di adozione degli strumenti di intelligenza artificiale che possono essere integrati nella base di conoscenza.

l’AI deve rimanere uno Strumento per l’agire organizzativo

Un livello aggiunto al normale fluire organizzativo in cui non è l’organizzazione a dirti cosa devi fare, ma sei tu che – alla luce del tuo sapere – proponi cosa fare.

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come introdurre, implementare e manutenere la piattaforma per la gestione delle conoscenze nella tua organizzazione

La Contabilità in breve

Cosa si registra

Ciascun documento che rappresenta una variazione di credito o debito, oppure un incasso o pagamento deve essere registrato contabilmente.

Partita Doppia

Il metodo della partita doppia nasce in Italia nel XIV secolo.

Con la registrazione si memorizza un documento simultaneamente in due “sezioni” in DARE e in AVERE.
Una doppia registrazione con lo stesso importo complessivo che interessa due aspetti complementari:
quello Economico (i soldi – ricevuti o spesi) e quello Patrimoniale (beni, crediti e debiti – acquisiti o ceduti).

Con il metodo della partita doppia si ottiene il CONTROLLO del risultato reddituale periodico (aspetto ECONOMICO) e quello dei movimenti monetari / finanziari (aspetto numerario PATRIMONIALE).

Esempio di vendita di un bene, in attesa del pagamento:
Cosa succede Conto Merce in Conto CLIENTE in Cosa Aumenta Tipo Conto
L'Azienda dà la merce AVERE 100 RICAVI ECONOMICO
Il Cliente la riceve DARE 100 CREDITO ATTIVO PATRIMONIALE

Fintanto che il Cliente non paga il RICAVO è fittizio in quanto è stato concesso un CREDITO.
Quando il Cliente paga si realizza il ricavo ECONOMICO, si chiude il CREDITO e si registra l’ATTIVO PATRIMONIALE con l’accredito in BANCA.

Ovviamente per produrre avrò sostenuto dei COSTI. Se sono inferiori ai RICAVI ho generato un REDDITO positivo che incrementa il PATRIMONIO.


Il PATRIMONIO di un’Azienda può essere pensato come il livello che può raggiungere un lago.

Metafora del lago su patrimonio e conto economico

La metafora del lago

Con la metafora del lago l’AFFLUENTE è il RICAVO, gli EMISSARI sono i COSTI.
Ogni giorno le sorgenti, gli affluenti alimentano il livello del lago (il PATRIMONIO) mentre gli emissari lo abbassano.

Per incrementare nel tempo un patrimonio i ricavi devono essere superiori ai costi.

Economico e Patrimoniale

I conti, richiamati nelle registrazioni, possono essere Patrimoniali o Economici.

PATRIMONIO

Il patrimonio nasce, si incrementa, diminuisce e si azzera all’estinzione (pertanto può durare più esercizi annuali).
Può essere negativo (PASSIVO) o positivo (ATTIVO):

  • PASSIVO: dove ho preso i soldi (FONTI DI FINANZIAMENTO)
  • ATTIVO: dove ho messo i soldi (IMPIEGHI)

Le voci del PASSIVO rappresentano le FONTI con cui finanzio l’attività, tramite:

  • capitale di rischio: capitale sociale, riserve, risultati d’esercizio;
  • debiti a lungo termine: finanziamenti a lungo termine, fondi;
  • debiti a breve termine: debiti verso fornitori, banche, altri.

IN SINTESI

Il business può essere finanziato da soci, risultati economici, ricorso al debito bancario o fornitori

Le principali voci dell’ ATTIVO possono essere sintetizzate nelle diverse modalità di IMPIEGO dei soldi che possono essere stati spesi per:

  • immobilizzi, ovvero investimenti (materiali, immateriali, finanziari);
  • magazzino;
  • crediti, principalmente verso Clienti;
  • disponibilità liquide ovvero gli stessi soldi (banche, cassa)

IN SINTESI

Devo effettuare le corrette scelte di investimento, ottimizzare le scorte di magazzino, verificare la solvibilità della clientela e i flussi di cassa

CONTO ECONOMICO

Il conto economico può contentere voci di COSTO o RICAVO
Dura un anno contabile. Se i ricavi alla fine dell’anno sono maggiori dei costi ho un utile (aumenta il patrimonio) se invece i costi superiori ai ricavi ho una perdita (riduce il patrimonio).

Dare e Avere

Sebbene sia consolidato l’utilizzo di modelli contabili che consentono di memorizzare i conti nelle sezioni dare o avere per tipologia di contabilizzazione, è bene conoscere la corretta definizione per impostarli, verificarli ed eseguire la dovuta manutenzione degli stessi.

Contabilmente esiste sempre il dubbio in merito a dove registrare l’importo: nella sezione DARE o AVERE?
Esiste una preziosa regola mnemonica che può aiutare a chiarire la risposta:

CHI DA’ DEVE AVERE, CHI RICEVE DEVE DARE

Deve essere chiaro l’OGGETTO della scrittura contabile, aiutandosi con la sua visualizzazione.
Ad esempio visualizzando la MERCE in uscita dall’Azienda perché consegnata al CLIENTE.

Nella tabella presentata sopra e che riportiamo di seguito, la MERCE viene data dall’Azienda e dunque il conto merce dovrà essere registrato in AVERE (CHI DA’ DEVE AVERE) mentre il Cliente RICEVE un CREDITO che viene registrato in DARE (CHI RICEVE DEVE DARE).

AUTO

Cosa succede Conto Merce in Conto CLIENTE in Cosa Aumenta Tipo Conto
L'Azienda dà la merce AVERE 100 RICAVI ECONOMICO
Il Cliente la riceve DARE 100 CREDITO ATTIVO PATRIMONIALE

Quando il CLIENTE paga, l’oggetto da visualizzare per la scrittura diventano i SOLDI.
La BANCA riceve i soldi dal Cliente, il conto Banca viene registrato in DARE (CHI RICEVE DEVE DARE).
Il Cliente dà i soldi, il conto viene registrato in AVERE (CHI DA’ DEVE AVERE).

SOLDI

Cosa succede Conto BANCA in Conto CLIENTE in Cosa Aumenta Cosa Diminuisce Tipo Conto
L'Azienda riceve i SOLDI DARE ATTIVITA' PATRIMONIALE
Il Cliente PAGA AVERE ATTIVO PASSIVO PATRIMONIALE

* Di fatto una voce patrimoniale in avere aumenta il passivo a compensazione del credito iscritto precedentemente nell’attivo annullando debiti e crediti

COSA SI REGISTRA IN DARE O IN AVERE?

In sintesi, generalizzando.
Un Attivo Patrimoniale, quale un Credito, si registra in Dare. Ricevo un Credito, dunque deve Dare.
Un Passivo Patrimoniale, quale un Debito, si registra in Avere. Dovrò per un Debito, quindi deve Avere.

Un Costo Economico, ad esempio per un Acquisto, si registra in Dare. Lo sostengo perché Ricevo, dunque deve Dare.
Un Ricavo Economico, ad esempio per una Vendita, si registra in Avere. Un Ricavo Dà, quindi deve Avere.

Tipo DARE (D) Segno AVERE (A) Segno D A
Patrimoniale (P) ATTIVO + PASSIVO - Credito Debito
Economico (E) COSTO - RICAVO + Acquisto Vendita
2024-04-15T20:40:31+02:00Di |0 Commenti